Da pochi giorni è possibile installare su iPhone 6S e 6S Plus – con Sistema Operativo fino a iOS 9.0.2 – i software spia che consentono l’ascolto ambientale e la registrazione delle chiamate,
oltre che la cattura delle chat WhatsApp, Facebook, Skype, WeChat, Line, delle password di varie applicazioni come Gmail e Facebook, del PIN di sblocco dell’iPhone, di SMS, email e coordinate GPS, il tutto anche in modo nascosto dall’interfaccia.
La novità per il jailbreak del sistema operativo iOS 9 dell’iPhone 6S è stata senza dubbio la taglia da un milione di dollari offerta dalla società Zerodium a chiunque sarebbe stato in grado di eseguire il jailbreak da remoto attraverso un browser.
Zerodium, società che si occupa di rivendere le falle zero-day (sconosciute al produttore del software) a società fornitrici di enti governativi, ha annunciato di avere riconosciuto il successo ad un team di sviluppatori il 2 novembre scorso, a meno di due mesi dalla data di immissione sul mercato dell’iPhone 6S.
Circa due settimane prima, il Team Pangu aveva annunciato la disponibilità del jailbreak per iOS 9 il 14 ottobre scorso, senza aver avuto la possibilità di ottenere la taglia perché il jailbreak proposto, come sempre negli ultimi anni, prevedeva il collegamento dell’iPhone a un PC o Mac e l’uso di una interfaccia invece che di un browser sull’iPhone stesso.
Questa notizia e la disponibilità dello strumento per il jailbreak hanno però messo in moto gli sviluppatori di software spia commerciali che hanno così potuto testare e adattare i loro codici al nuovo sistema operativo. Da pochi giorni è infatti possibile installare applicazioni software aggiornate per spiare anche gli iPhone con iOS 9.